ESAMI DEL SANGUE

Che cosa sono gli esami del sangue e perché sono importanti?

Gli esami del sangue, o analisi del sangue, sono procedure diagnostiche di laboratorio che tramite un prelievo di sangue venoso consentono di esaminare i principali componenti del sangue.

Queste analisi sono strumenti essenziali sia per i controlli di routine offrendo una visione generale dello stato di salute di un individuo, sia per indagini diagnostiche più dettagliate, nel caso in cui siano richiesti dal medico curante o dallo specialista.

 

Come prepararsi per un prelievo di sangue?

Nel periodo che precede l’esame, è fondamentale mantenere il proprio stile di vita e la propria dieta usuale, al fine di evitare alterazioni che potrebbero falsare i risultati delle analisi. Modificare radicalmente la propria alimentazione, sia riducendola sia incrementandola, potrebbe infatti compromettere l’affidabilità dei risultati e influire sulle valutazioni cliniche del medico.

 

Come comportarsi nelle ore precedenti gli esami del sangue?

Nell’arco delle 8-12 ore precedenti al prelievo di sangue, è consigliato evitare l’assunzione di cibo, non bere (ad eccezione dell’acqua in quantità moderate, massimo due bicchieri) e non fumare. Questo aiuta a garantire che le analisi del sangue riflettano in modo accurato lo stato di salute dell’organismo.

Inoltre, è preferibile evitare qualsiasi attività fisica intensa nelle 12 ore precedenti il prelievo, in quanto questo potrebbe influire sui risultati di alcuni esami del sangue.
Infine, l’assunzione di farmaci dovrebbe essere sospesa, a meno che non sia indicato diversamente dal medico, poiché alcuni medicinali possono interferire con i risultati delle analisi.

 

Quanto frequentemente un individuo sano dovrebbe sottoporsi a un prelievo di sangue?

In linea di massima, si consiglia che un individuo in buona salute esegua un esame del sangue almeno una volta all’anno.

Tuttavia, è altamente raccomandato affidarsi al giudizio del proprio medico curante, che avendo una conoscenza approfondita della storia medica del paziente, sarà in grado di fornire la migliore consulenza. Può raccomandare un controllo più frequente se il paziente ha condizioni croniche, fattori di rischio per determinate malattie, o se sta seguendo una terapia farmacologica che richiede un monitoraggio costante. In ogni caso, è sempre consigliabile seguire le raccomandazioni del medico per mantenere un buono stato di salute.

 

Quali esami fare?

Il medico può prescrivere una serie di esami del sangue per monitorare vari aspetti della salute di un paziente. Alcuni degli esami più comuni includono:

  1. Glicemia: Valuta i livelli di zucchero nel sangue, utile per diagnosticare e monitorare il diabete.
  2. Creatinina: Misura la funzionalità renale. Livelli elevati possono indicare problemi ai reni.
  3. Omocisteina: Un aminoacido nel sangue che, se elevato, può aumentare il rischio di malattie cardiache.
  4. Azotemia: Misura i livelli di azoto nel sangue per valutare la funzionalità renale.
  5. Sodio, Potassio, Calcio: Elettroliti essenziali per le funzioni corporee come il funzionamento dei muscoli e dei nervi.
  6. Aspartato aminotransferasi (GOT-AST), Alanina aminotransferasi (GPT-ALT), Lattato deidrogenasi (LDH), Creatinfosfochinasi (CPK), Gamma GlutamilTranspeptidasi (GGT): Enzimi che, se elevati, possono indicare danno a organi come fegato, cuore e muscoli.
  7. Amilasi: Enzima che aiuta a digerire i carboidrati. Livelli elevati possono indicare problemi al pancreas.
  8. Trigliceridi, Colesterolo totale, Colesterolo HDL: Grassi nel sangue che, se elevati, aumentano il rischio di malattie cardiache.
  9. Bilirubina: Prodotto del metabolismo dell’emoglobina. Livelli elevati possono indicare problemi al fegato o alla cistifellea.
  10. Ferro: Necessario per la produzione di globuli rossi.
  11. Acido urico: Prodotto del metabolismo delle purine. Livelli elevati possono portare alla formazione di calcoli renali o gotta.
  12. Esame emocromocitometrico: Misura la quantità e le caratteristiche delle cellule del sangue, tra cui globuli rossi, globuli bianchi e piastrine.

Questi esami possono aiutare a identificare e gestire una serie di condizioni mediche, fornendo una panoramica complessiva dello stato di salute del paziente.

 

Sapevi che..?

I donatori di sangue invece vengono sottoposti a diversi esami, per mantenere standard elevati di qualità e sicurezza del sangue e per proteggere il benessere sia del donatore che dei pazienti.
Donare sangue per la prima volta comporta una serie di esami mirati alla determinazione dei gruppi sanguigni. Questi esami sono fondamentali per garantire che il sangue donato possa essere utilizzato in modo sicuro nelle trasfusioni. Ecco cosa implicano questi esami:

  1. 1. Fenotipo ABO mediante test diretto e indiretto: Questo test determina il gruppo sanguigno ABO del donatore. Il test diretto verifica la presenza di antigeni (marcatori specifici) sulle cellule del sangue del donatore, mentre il test indiretto controlla la presenza di anticorpi nel siero del donatore.
  2. Fenotipo Rh completo: Questo test verifica la presenza dell’antigene RhD sulle cellule del sangue del donatore. Le persone con l’antigene RhD sono Rh positive, mentre quelle senza sono Rh negative.
  3. Determinazione dell’antigene Kell: Questo test verifica la presenza dell’antigene Kell sulle cellule del sangue del donatore. Se l’antigene Kell è presente, viene eseguita anche la ricerca dell’antigene Cellano.
  4. Ricerca degli anticorpi irregolari anti-eritrocitari: Questo test cerca la presenza di anticorpi nel sangue del donatore che potrebbero reagire contro i globuli rossi, causando una reazione trasfusionale.

Per i donatori periodici, vengono eseguiti controlli ematochimici almeno una volta l’anno. Questi controlli includono esami del sangue per monitorare i livelli di zuccheri nel sangue (glicemia), funzionalità renale (creatininemia), funzionalità del fegato (alanin-amino-transferasi), livelli di colesterolo (colesterolemia totale e HDL), livelli di trigliceridi (trigliceridemia), livelli di proteine nel sangue (protidemia totale) e livelli di ferro (ferritinemia). Questi controlli servono a garantire la sicurezza del donatore e la qualità del sangue donato.

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