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LE INTOLLERANZE ALIMENTARI
Il test di intolleranza agli alimenti è una prova allergometrica che consente, attraverso un prelievo di sangue, di quantificare gli anticorpi di classe G (IgG) prodotti nei confronti di 90 alimenti.
In particolare viene evidenziata la reazione diretta tra gli anticorpi di classe G (IgG) presenti nel siero del paziente e gli antigeni alimentari provenienti dai 90 alimenti testati.
Il test è utile per conoscere gli alimenti che possono provocare reazioni avverse nel nostro organismo. Come riportato anche dalla letteratura [1], l’eliminazione (per un periodo di 4-6 mesi) e l’eventuale reintroduzione graduale di questi alimenti nella dieta quotidiana può indurre un miglioramento della sintomatologia.
È opportuno che la dieta ad eliminazione venga condotta con la supervisione di uno specialista della nutrizione.
Per il test viene utilizzata una metodica analitica standardizzata e altamente ripetibile (ELISA).
CHE COS’E’ L’ “INTOLLERANZA” ALIMENTARE?
L’intolleranza alimentare è considerata una reazione avversa ad alcune proteine alimentari. Questa reazione può essere evidenziata e quantificata attraverso il dosaggio di anticorpi di classe G.
Il termine di INTOLLERANZA è in questo caso usato impropriamente, in quanto l’intolleranza vera e propria definisce un difetto metabolico dovuto alla mancanza di un enzima (es. intolleranza al lattosio) e non coinvolge il sistema immunitario. Inoltre, le reazioni sostenute dalle IgG non si possono definire neanche allergie vere e proprie, perché queste ultime sono sostenute da un altro tipo di anticorpi, cioè quelli di classe E (IgE), che sono responsabili di una reazione che si verifica a breve distanza di tempo dall’assunzione del cibo incriminato, per cui risulta facile individuare l’alimento che l’ ha provocata.
Invece la sintomatologia indotta dalle cosiddette Intolleranze alimentari non è immediatamente percepibile, ma è il frutto di un ridotto ma ripetuto stimolo immunologico che rende difficile stabilire un preciso rapporto causa-effetto. Diventa perciò necessaria la quantificazione delle IgG prodotte dal sistema immunitario dell’intestino per valutare la maggiore o minore reattività dell’organismo ad un determinato alimento.
La causa di tale reattività dell’organismo a determinate sostanze si pensa sia dovuta fondamentalmente allo stile di vita. Infatti la presenza sistematica di alcuni nutrienti nell’alimentazione quotidiana, quali ad esempio il latte e le uova, quasi sempre presenti nei cibi industriali, accanto ad una mancata rotazione alimentare dovuta al consumo costante di cibi anche fuori stagione, può determinare uno stato irritativo del sistema immunitario,che può contribuire all’insorgere di numerose patologie.
Si ritiene infatti che i fenomeni di Intolleranza Alimentare siano coinvolti in patologie di tipo gastro-intestinale, muscolo-scheletrico, dermatologico, respiratorio, genito-urinario e micotico.
Si possono verificare anche condizioni non necessariamente patologiche, ma comunque importanti per la qualità della vita, quali sovrappeso, stanchezza cronica, frequenti mal di testa, diminuita performance sportiva.
Risulta pertanto di notevole importanza introdurre una dieta in cui vengano momentaneamente eliminati gli alimenti a cui l’organismo, tramite l’esecuzione di questo test, risulta reattivo in maniera significativa, salvo reintrodurli in seguito gradualmente sotto controllo medico.