BLOCCA IL DOLORE. RITROVA IL MOVIMENTO.

All’Ambulatorio di Radiologia Interventistica del Centro Medico Delta offriamo trattamenti innovativi e minimamente invasivi per la gestione del dolore muscoloscheletrico cronico.

Cos’è il dolore cronico

Il dolore cronico è definito come un dolore che persiste per più di tre mesi dal momento in cui la lesione o la malattia che lo ha originato si è risolta. Non si tratta quindi di un semplice sintomo passeggero, ma di una vera e propria condizione clinica che può durare a lungo e avere un impatto rilevante sulla vita di chi ne soffre.

In Italia, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, oltre 10 milioni di adulti convivono con una forma di dolore cronico. La sua diffusione cresce con l’età: riguarda circa 1 persona su 5 nella fascia adulta e arriva a interessare fino alla metà degli over 85. Colpisce in misura maggiore le donne, spesso a causa di fattori ormonali, genetici e di alcune patologie più frequenti nel sesso femminile.

Quando l’infiammazione si “nasconde”: i vasi moyamoya

In molti casi di dolore muscoloscheletrico cronico, la causa non è solo l’usura o la lesione dei tessuti, ma la presenza di microvasi anomali chiamati moyamoya.
Questi piccoli vasi si sviluppano vicino alle terminazioni nervose sensibili e, pur essendo invisibili agli esami tradizionali, hanno un ruolo chiave:

  • mantengono attiva l’infiammazione, anche dopo la guarigione della lesione iniziale;
  • ostacolano i processi di riparazione dei tessuti;
  • amplificano i segnali dolorosi, trasformando un dolore temporaneo in dolore cronico.

Agire su questi microvasi significa colpire il meccanismo che sostiene il dolore alla radice, aprendo la strada a trattamenti innovativi in grado di offrire un sollievo più duraturo

La terapia con catetere (senza bisturi)

La terapia con catetere è un trattamento minimamente invasivo e non chirurgico per il dolore cronico:

  • Si esegue in anestesia locale
  • Si inserisce un catetere sottilissimo (0,6 mm) dal polso o dall’inguine
  • Guidato da imaging radiologico, raggiunge i vasi anomali
  • Rilascia microparticelle riassorbibili che bloccano l’infiammazione

La procedura dura circa 1 ora, è indolore e di norma non richiede ricovero.

Perché funziona

  • Riduce l’attivazione dei nervi del dolore
  • Interrompe il circolo vizioso infiammatorio
  • Favorisce una guarigione più rapida ed efficace

È una delle indicazioni più frequenti. L’artrosi provoca dolore cronico, rigidità e limitazione nei movimenti. Con il tempo si sviluppano microvasi anomali attorno all’articolazione che alimentano l’infiammazione. L’embolizzazione selettiva agisce su questi vasi, riducendo il dolore e migliorando la mobilità, anche nei pazienti che non hanno avuto beneficio da farmaci o infiltrazioni

Patologia spesso legata a sforzi ripetuti, colpisce chi usa molto il braccio per lavoro o sport. Nelle forme croniche il dolore può diventare invalidante. La terapia con catetere permette di bloccare i microvasi responsabili dell’infiammazione peri-tendinea, riducendo la sintomatologia e favorendo il recupero funzionale.

Caratterizzata da dolore e progressiva rigidità articolare, limita anche i movimenti più semplici come vestirsi o sollevare un peso. L’embolizzazione riduce l’infiammazione cronica alla base del dolore, creando le condizioni per un miglior esito della fisioterapia e un recupero più rapido.

Dolore cronico al tallone che peggiora al mattino o dopo lunghe camminate. Spesso resistente a plantari, onde d’urto e fisioterapia. L’intervento sui microvasi anomali che alimentano l’infiammazione della fascia plantare può portare a un netto miglioramento del dolore e della qualità di vita.

Dopo un trauma muscolare, tendineo o articolare, in alcuni pazienti il dolore non si risolve con le cure tradizionali. La persistenza è spesso dovuta a una rete di microvasi che mantengono attiva l’infiammazione. La terapia con catetere può essere utile per spegnere questo meccanismo e consentire un recupero più completo

In alcune condizioni cliniche, anche senza una diagnosi precisa di artrosi o tendinopatia, si osserva un dolore cronico localizzato con segni di infiammazione vascolare (microvasi tipo moyamoya). L’approccio endovascolare consente di trattare selettivamente queste aree, riducendo dolore e infiammazione